“Un fallimento non è sempre uno sbaglio, potrebbe essere semplicemente il meglio che una persona può fare in determinate circostanze. Il vero sbaglio sarebbe smettere di provare.”

B. F. Skinner

La persona è al centro di ogni mio percorso terapeutico.

Seguo un modello di terapia “trasversale” che mette al servizio del paziente le diverse tecniche dell’approccio integrato utilizzando di volta in volta strumenti diversi: cognitivo comportamentali, sistemico-relazionali, psicocorporei.

All’interno della pratica terapeutica cerco in primis di costruire una buona relazione di ascolto, di cura e di gentilezza. A seconda del percorso, che sia con ragazzi o con adulti, rendo la terapia il più flessibile possibile e aderente ai bisogni della persona, alle sue preferenze e alla fase della vita che sta attraversando concentrandomi sul bisogno e la richiesta di aiuto.

Lavorare con un approccio integrato significa scegliere e adattare delle tecniche, o un modello teorico, ai reali bisogni della persona, per aiutarla a risolvere il problema perseguendo il cambiamento che la porta a stare meglio.

Insieme passo dopo passo

Il primo colloquio costituisce una prima fase di conoscenza reciproca che serve a capire come lavorare insieme.

Una volta individuata la richiesta, in una situazione di sicurezza e riservatezza, aiuto a far emergere il racconto delle persone. Parlando con il paziente, ascolto, accolgo la sua storia, aiuto a comprendere e a rileggere situazioni, dettagli, emozioni e stati d’animo che creano malessere. Accompagno a rielaborare il proprio vissuto supportando il cambiamento verso un approccio positivo, fiducioso e in equilibrio con sé stessi e con il contesto in cui il paziente vive.

In particolare, aiuto ad aumentare la consapevolezza dei propri schemi di funzionamento portando a riconoscere quelli disadattivi che nella relazione Sé-Altro creano malessere.

Accompagno il paziente verso una lettura soggettiva delle proprie esperienze emotive, cognitive e comportamentali.